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Il lavoro, oltre al fine di sensibilizzare gli studenti alla problematica relativa alla conservazione del patrimonio agronomico della regione Abruzzo, è indirizzato a sensibilizzare i giovani verso due altre grandi tematiche: la prima relativa all’Educazione alla Salute che ha nella scelta del cibo sano un principio fondamentale ed inderogabile; la seconda promuovere uno Sviluppo Sostenibile in termini ambientali, ossia favorire quelle forme di economia che abbiano un minimo impatto sulla natura e le sue risorse rinnovabili e non. Si vuol promuovere tra i ragazzi anche la consapevolezza e la conoscenza critica delle proprie tradizioni agronomiche, alimentari, culturali. La necessità di conservare lo straordinario patrimonio genetico e culturale accumulato dai contadini in oltre 6500 anni ininterrotti di agricoltura che oggi, nel volgere di soli pochi lustri, sta subendo un’erosione velocissima che ne preannuncia la scomparsa. Eppure, si tratta di semi, tecniche colturali, saperi antichi che hanno garantito la sopravvivenza di generazioni di uomini nel nostro territorio Sangro-Aventino nell’arco dei millenni. Questo patrimonio biologico, materiale e culturale, se salvaguardato, valorizzato e reinterpretato in chiave moderna può continuare a garantire la vita e la prosperità delle popolazioni del territorio.
La sfida per un futuro eco-sostenibile passa attraverso la variabilità genetica in agricoltura e la diversità culturale, intimamente legate fra di loro in quanto il risultato dell’interazione millenaria dell’uomo con la natura, con l’ambiente in cui vive.
Il percorso ha seguito il tracciato indicato dall’EXPO 2015- Milano “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”.e del Concorso "Immagini della Terra".